sabato 1 dicembre 2007
Cinque lettere per comunicare.
30 Novembre. Ore 7,00. Per la seconda volta nella stessa settimana mio padre è dinanzi al cancello di casa per condurmi all'aereoporto di Capodichino, dove alle 9,00 un aereo dell'Alitalia mi porterà a Milano Linate per una docenza ad un corso di formazione.
E’ un Venerdì caotico, di lì a poche ore comincerà lo sciopero di tutti i trasporti, faccio giusto in tempo ad arrivare a Milano. Almeno così credevo !!!!!
E infatti, tempo di salutare mio padre, prender posto in una fila piuttosto lunga per il check in Alitalia, che un quarto alle 8,00 appare sul display dei voli il mio, cancellato!!!!
Per una manciata di secondi resto inebetita con lo sguardo fisso sulla scritta, poi ne chiedo la conferma e chiamo frettolosa mio padre, che è costretto a ritornare, e il collega che mi attende a Milano. Nella sua voce traspare smarrimento e incredulità , pur cercando di rassicurarmi. E da ciò che mi vien fuori l’idea : utilizzare SKIPE. Cinque lettere per comunicare.
Lo richiamo e organizziamo una sorta di “ call conference” tra Napoli e Milano. Completamente gratis riesco a parlare, interagire e lavorare utilizzando il mio pc. Dall’altro lato 10 persone , sindacalisti, estrefatti, incuriositi e partecipi al fatto, mi ascoltano e rispondono.
Distanze eliminate , esiti negativi dello sciopero superati.
Cosa vuol dire tutto questo? Semplicemente che oggi le nuove tecnologie ci consentono di essere qui ed altrove nello stesso momento. Ci aiutano a comunicare, a trasferire risorse, conoscenze, in ogni punto del Globo. Fanno in modo che nessun uomo sia più “ un’isola”.
Internet, questo potente strumento, invenzione della società della globalizzazione, ci aiuta sempre più ad essere cittadini del mondo. Consente di gestire il tempo , di ridurre le distanze e i costi di trasferimento, stimola la partecipazione e il costituirsi di relazioni.. Lo scambio che avviene attraverso questi strumenti fa crollare le barriere della timidezza, dell’ insicurezza e della ritrosia.
Certo questo non vuol dire che dobbiamo sostituirlo alla fisicità , al face to face, ma aiuta, e oggi più che mai in questa società dove predomina l'egoismo, l'opportunismo, può essere una strumento di inclusione sostenendo il cambiamento verso forme di socialità costruttive e attive. Con un click!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento